venerdì 7 novembre 2008

Garante Privacy: diritto del paziente alle foto scattate per un intervento chirurgico

Con provvedimento del 2 ottobre 2008, il Garante per la Privacy ha riconosciuto il diritto di una paziente di ottenere le foto scattate prima e dopo alcuni interventi di chirurgia plastica che la riguardavano, in quanto contenenti dati personali dell'interessata.

Ancora una pronuncia del Garante in materia di diritto all'accesso dei dati personali.
In questo caso, si trattava di una paziente che aveva richiesto, ai sensi degli artt. 7 e 8 Codice Privacy, ai due medici che l'avevano operata, le foto scattate prima e dopo alcuni interventi di chirurgia plastica.
La richiesta era stata giustificata ritenendo le immagini fotografiche come documenti contenenti dati personali di cui l'interessata aveva diritto ad avere comunicazione.
A seguito della mancata risposta positiva dei medici, la paziente si rivolgeva al Garante per la Privacy per entrare in possesso di tali documenti.
L'Autorità, ai sensi dell'art. 149 Codice Privacy, richiedeva pertanto spiegazioni ai due chirurghi, che, oltre a lamentare la mancanza di chiarezza nelle richieste della propria paziente, sostenevano che la domanda, quando contiene dati sanitari (in questo caso le foto) doveva essere motivata dall'esigenza di tutelare un diritto di rango almeno pari a quello dell'interessato, cioè consistente in un diritto della personalità o di altro diritto o libertà fondamentale ed inviolabile.
Il Garante ha tuttavia ritenuto di non poter accogliere la ricostruzione compiuta dai due medici.
Lo stesso ha invece accolto la domanda della paziente riconoscendo il diritto dell'interessata, sancito dall'art. 10 Codice Privacy, ad ottenere la comunicazione in forma intelligibile dei dati personali effettivamente detenuti, estrapolati dai documenti o dagli altri supporti che li contengono ovvero -quando l'estrazione dei dati risulti particolarmente difficoltosa- la consegna in copia dei documenti, con l'omissione di tutto ciò che non costituisce dato personale dell'interessato.
L'Ente ha inoltre riconosciuto che tale principio si applica a tutti i dati personali, compresi quelli sensibili, e in particolare quelli relativi alla salute, anche se riportati su fotografie, filmati o radiografie, senza dover fornire giustificazioni della necessità di ottenere tali informazioni.
La motivazione, erroneamente richiesta dai medici in questo caso, è necessaria invece quando l'accesso ai dati contenuti nelle cartelle cliniche è effettuato da parte di terzi diversi dall'interessato.
In conseguenza di ciò, il Garante ha posto in capo ai medici l'obbligo di fornire le fotografie alla paziente, in quanto contenenti dati personali, entro la data del 05 novembre 2008, e ha condannato i chirurghi al pagamento delle spese della procedura a favore della signora.


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